Tra i gesti più semplici che facciamo in rete c’è il “click”. In particolare, in azienda spesso ci affidiamo alla rete per accedere a servizi da remoto: sempre più strumenti di lavoro vengono delegati al cloud, come e-mail, centralino, gestionale, server o servizi di backup. I vantaggi del cloud sono innumerevoli, a cominciare dal centralino, ma richiedono necessariamente una connessione internet performante. Accade spesso, invece, che nell’uso quotidiano la risposta al nostro click sia troppo lenta, o che i servizi a cui tentiamo di accedere non rispondano in modo rapido come vorremmo. E tutto ciò, nonostante il contratto di rete sottoscritto preveda la fibra ottica e quindi, almeno sulla carta, la presenza di una connessione veloce.

Allora da cosa dipende la lentezza?

Per rispondere alla domanda, partiamo dalle nozioni di base. Quando clicchiamo, di fatto inviamo una richiesta, che parte dal nostro apparato, ad internet; questo, eseguendo il nostro comando, cerca l’informazione che vogliamo ottenere e, una volta trovata, la mostra sul nostro schermo.

Numerosi componenti entrano in gioco durante questo scambio di informazioni: dal device utilizzato per la navigazione, ai cavi, dal router, fino alla distanza fisica tra la sede aziendale e la centrale di zona di competenza. Tutto ciò, quindi, influenza il tempo impiegato per soddisfare la nostra richiesta. 

Non è compito di questo articolo spiegare cosa avviene esattamente dietro le quinte, questione che lasciamo ai tecnici; parleremo, invece, di ciò che accade ai dati inviati in rete.

Quando viene sottoscritto un contratto con un operatore di rete,  gli aspetti che vengono evidenziati sono sostanzialmente due: la velocità dichiarata della rete e il prezzo

ADSL, fibra misto rame, fibra o wireless sono le tipologie di connessione. Ovviamente la scelta ricadrà su quella più veloce e disponibile nella propria zona, prediligendo quelle con il prezzo più basso. Quello che però acquistiamo realmente è il collegamento che va dalla sede dell’azienda alla centrale di zona di competenza, ovvero la rete di accesso.

L’autostrada della rete

Le attività che un’azienda svolge in rete occupano banda, ma questa non è infinita. Immaginiamo di immettere dei veicoli in una strada: essi avranno la possibilità di viaggiare bene se la strada è sufficientemente larga. Tuttavia, la strada non è riservata solo a noi ma dovrà essere condivisa con altri mezzi. Con i dati della rete accade la stessa cosa: la banda sarà divisa anche con i ragazzi che giocano con la playstation, con chi usa i social, o con chi guarda video su Youtube o Netflix.

Un paragone utile per capire quanto si è appena detto, potrebbe essere quello delle autostrade nel periodo delle ferie estive. Anche se larghe, esse diventano presto sature, per non parlare dei nodi autostradali in cui confluiscono mezzi provenienti da varie località e da altre autostrade. Internet non è diverso, infatti la stessa cosa accade nella rete di trasporto, ovvero la rete in cui confluiscono tutte le reti di accesso. È qui che si verifica la differenza. È come se, arrivando ad uno snodo autostradale, si cambiasse mezzo di trasporto, ci si fermasse, si scendesse e si montasse dall’altra parte, con una notevole perdita di tempo. A ciò si aggiunge il fatto che i nostri dati vengono trasportati insieme a quelli di tantissimi altri utenti: più le “autostrade” usate dal fornitore di connettività sono larghe, più i dati viaggeranno velocemente.

Da tutto ciò è facile dedurre che se il contratto è stato sottoscritto ad un prezzo molto basso, il fornitore di accesso, per poter ricavare il giusto margine di guadagno, deve necessariamente aumentare il numero di utenti che fa viaggiare lungo la stessa strada, procurando notevoli ingorghi e rallentamenti agli utilizzatori.

Scegliere, invece, un fornitore di connettività che garantisca che le sue autostrade siano sufficientemente larghe da non creare ingorghi, significa evitare il più possibile agli utenti di cambiare  il mezzo di trasporto ai nostri dati, facendoli viaggiare più rapidamente. Questo significa che lo scambio di informazioni tra i nostri computer e i servizi cloud saranno molto più veloci, a tutto vantaggio di chi li utilizza e dell’azienda stessa che vedrà migliorata la propria produttività.

business vs consumer

Per questo la scelta del fornitore di accesso a internet è strategica per un’azienda. In particolare è bene affidarsi a soluzioni professionali (business), piuttosto che a soluzioni consumer (abitazione privata). In questo modo:

  • Si ha la certezza di una banda minima garantita che consente di dare continuità al business;
  • I tempi di risoluzione per qualsiasi problema diventano brevi e precisi;
  • Il servizio clienti viene gestito da un team di tecnici specializzati piuttosto che da un call center.

Grazie alla nostra partnership con il miglior fornitore di connettività dedicato alle imprese, siamo in grado di garantire connessioni estremamente performanti, in modo da facilitare l’accesso ai servizi più usati in rete. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci.

 

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